Bonus mobili 2025: come funziona la detrazione?

Se stai pensando di rinnovare casa e hai in programma lavori di ristrutturazione, c’è un’ottima notizia per te! Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici 2025 ti permette di detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare l’immobile ristrutturato. Questa agevolazione, prorogata dalla Legge di Bilancio 2025 (legge n. 207/2024), è un’opportunità da non perdere per dare nuova vita alla tua casa, rendendola più moderna, funzionale ed efficiente.
Indice
Che cos'è il bonus mobili 2025?
Il Bonus Mobili ed Elettrodomestici è una detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici nel 2025. Questi beni devono essere destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.
Per gli elettrodomestici, è richiesto una particolare classe energetica di appartenenza:
- Forni: non inferiore alla classe A;
- Lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie: non inferiore alla classe E;
- Frigoriferi e congelatori: non inferiore alla classe F.
L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato una nuova guida al bonus mobili 2025, per sintetizzare e schematizzare la procedura, e renderla più comprensibile.
Chi può usufruire delle detrazioni?
La detrazione è riservata al contribuente che beneficia della detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio. Se le spese di ristrutturazione sono state sostenute da un coniuge e quelle per l’arredo dall’altro, nessuno dei due avrà diritto al bonus. Il bonus è applicabile anche se il contribuente ha optato per la cessione del credito o lo sconto in fattura in alternativa alla detrazione diretta per gli interventi di recupero edilizio.
In poche parole, dopo aver iniziato di lavori di ristrutturazione per recuperare il patrimonio edilizio, la stessa persona che sostiene le spese di ristrutturazione della casa può richiedere il bonus mobili 2025. Nel caso in cui la richiesta venisse fatta da una persona diversa da quella indicata per le spese di ristrutturazione, il bonus non sarebbe erogato.
Quali sono i requisiti per ottenere il bonus?
Per beneficiare dell’agevolazione è indispensabile che sia stato realizzato un intervento di recupero del patrimonio edilizio. Questo può avvenire sia su singole unità immobiliari residenziali che su parti comuni di edifici residenziali. L’intervento di recupero deve essere iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
Rientrano interventi di manutenzione straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia. Esempi su singoli appartamenti includono:
- Installazione o rifacimento: ascensori, servizi igienici, scale (interne ed esterne), recinzioni, muri di cinta e cancellate.
- Sostituzione: infissi esterni (anche con cambio di materiale/tipologia), tramezzi interni (senza modificare la tipologia dell’immobile), caldaie.
- Installazione o integrazione: stufe a pellet, impianti con generatori di calore a biomassa, impianti di climatizzazione invernale ed estiva a pompa di calore.
Le agevolazioni su interi fabbricati sono previste per restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia eseguiti da imprese di costruzione/ristrutturazione immobiliare o cooperative edilizie, a condizione che l’immobile venga venduto o assegnato entro 18 mesi dal termine dei lavori.
Sono inclusi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia. Esempi di lavori per parti comuni di edifici residenziali di manutenzione ordinaria che danno diritto al bonus sono:
- Tinteggiatura di pareti e soffitti;
- Sostituzione di pavimenti;
- Sostituzione di infissi esterni;
- Rifacimento di intonaci;
- Sostituzione di tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni;
- Riparazione o sostituzione di cancelli o portoni;
- Riparazione delle grondaie e delle mura di cinta.
Il bonus spetta anche ai contribuenti che usufruiscono del Sismabonus per interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico, e per le spese sostenute dal 1° luglio 2020 del Superbonus.
Quali sono i vantaggi: mobili ed elettrodomestici
La detrazione del 50% è calcolata su un importo massimo che varia in base all’anno di acquisto dei beni: 10.000 euro per il 2022, 8.000 euro per il 2023 e 5.000 euro per il 2024 e 2025. La detrazione viene ripartita in dieci quote annuali di pari importo. Le spese di trasporto e montaggio dei beni acquistati possono essere incluse nella detrazione.
- Letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione. Sono esclusi porte, pavimentazioni, tende e tendaggi, e altri complementi d’arredo;
- Frigoriferi;
- Congelatori;
- Lavatrici;
- Lavasciuga e Asciugatrici;
- Lavastoviglie;
- Apparecchi per la cottura (Piani cottura, Stufe elettriche, Piastre riscaldanti elettriche, Forni e forni a microonde);
- Apparecchi elettrici di riscaldamento (Radiatori elettrici);
- Ventilatori elettrici;
- Apparecchi per il condizionamento;
- Altre apparecchiature per la ventilazione, l’estrazione d’aria e il condizionamento.
Come richiedere l'agevolazione: obblighi e doveri?
La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).
Per ottenere la detrazione, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico o carta di debito o credito. Non sono consentiti pagamenti con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.
Se si paga con bonifico, non è necessario utilizzare il bonifico soggetto a ritenuta predisposto da banche e Poste S.p.A. per le spese di ristrutturazione edilizia. Anche le spese di trasporto e montaggio dei beni devono essere pagate con le stesse modalità.
La detrazione è ammessa anche se i beni sono acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo con le modalità indicate e il contribuente abbia una copia della ricevuta del pagamento. In questo caso, l’anno di sostenimento della spesa è quello in cui la finanziaria effettua il pagamento.
Documenti da conservare:
- Ricevuta del bonifico;
- Ricevuta di avvenuta transazione (per pagamenti con carta di credito o di debito);
- Documentazione di addebito sul conto corrente;
- Fatture di acquisto dei beni, che devono riportare natura, qualità e quantità dei beni e servizi acquisiti.
Posso accedere al bonus mobili 2025 senza ristrutturazione?
No, per avere diritto al bonus mobili ed elettrodomestici è indispensabile che l’acquisto dei beni sia collegato a un intervento di recupero del patrimonio edilizio. L’intervento di recupero deve essere iniziato prima dell’acquisto dei beni.
Non danno diritto al bonus gli interventi di riqualificazione energetica dell’edificio per i quali è prevista la detrazione dell’ecobonus 65%, come l’installazione di pannelli solari, la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, o la riqualificazione energetica di edifici esistenti.
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