Muffa in casa: come prevenire e i 5 rimedi per eliminarla

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La muffa in casa non è solo un problema estetico: è un campanello d’allarme che segnala la presenza di umidità, condensa e infiltrazioni, e può avere effetti negativi sulla salute di chi ci vive. Che si tratti di macchie nere agli angoli del soffitto e dei muri o di un persistente odore di chiuso, la muffa è un nemico subdolo da prevenire o affrontare per preservare le condizioni dell’appartamento.

In questo articolo, vedremo perché si forma la muffa, quali sono i rischi per la salute, come prevenirla in modo efficace e quali sono le soluzioni più utili per eliminarla definitivamente. Inoltre, scopriremo quando è possibile richiedere un risarcimento e a chi affidarsi per un intervento professionale che metta in sicurezza il benessere di chi vive e il valore dell’immobile. 

Indice

Perché si forma la muffa in casa: condensa, umidità e cosa la provoca

Quando parliamo di muffa, trattiamo di piccoli organismi che fanno parte della famiglia dei funghi. Crescono e si diffondono tramite le spore nell’aria, che sono piccole cellule sferiche in grado di svilupparsi e creare nuovi organismi in tutto lo spazio raggiunto con il vento (inclusi vestiti, cibo e oggetti). Spesso, i cattivi odori e le macchie sono i primi chiari segnali della presenza di muffa in casa.

Le spore restano nell’aria per parecchio tempo e si sviluppano quando trovano un ambiente favorevole, che nelle case coincide nei punti di umidità superiore al 70%, di condensa (a contatto con superfici fredde il vapore diventa acqua liquida) o di infiltrazioni d’acqua. Le stanze maggiormente colpite sono i bagni e le cucine, sia per un isolamento termico mal realizzato e sia per condizioni di scarsa igiene ambientale.

Questa problematica è molto comune nelle vecchie case non ristrutturate in maniera green e sostenibile, che hanno spesso una classe energetica da migliorare e sono realizzate con materiali porosi (con piccoli spazi vuoti interni), e la cosa peggiore è la loro scarsa ventilazione per il ricambio d’aria che rischia di danneggiare la salute di chi vive dentro le quattro mura.

La muffa sui muri fa male: cosa succede alla salute se ci convivi?

L’esposizione prolungata alla muffa sui muri e all’umidità può causare disturbi respiratori e influire sul benessere quotidiano, soprattutto in soggetti più sensibili come bambini, anziani o persone con allergie o problemi respiratori.

Tra i sintomi più comuni legati alla presenza di muffa ci sono tosse, stanchezza, mal di testa, irritazioni agli occhi e alla pelle. In alcuni casi, una prolungata esposizione può peggiorare condizioni preesistenti come l’asma o favorire infezioni.

Mold can produce a variety of adverse health outcomes by four scientifically validated pathophysiologic mechanisms: hypersensitivity, toxicity, infection, and irritation.

La muffa può causare una varietà di effetti negativi sulla salute attraverso quattro meccanismi fisiopatologici scientificamente validati: ipersensibilità, tossicità, infezione e irritazione.

Fonte: Seltzer, M. James, Health Effects of Mold in Children, 2007.

Come evitare la muffa in casa: cosa fare per prevenirla

La muffa è un problema molto più comune di quanto si pensi e, se trascurata, può compromettere non solo l’estetica e la struttura degli ambienti, ma anche la salute di chi li vive. Si sviluppa in presenza di umidità, condensa e scarsa ventilazione, trovando terreno fertile soprattutto nei mesi più freddi o in ambienti poco arieggiati. Ma come possiamo fare per evitarla? Scopriamo alcuni consigli utili per prevenire questa problematica:

  • Arieggia regolarmente gli ambienti: Apri le finestre ogni giorno, anche per pochi minuti, per garantire un corretto ricambio d’aria. Cucine e bagni richiedono una ventilazione più frequente, soprattutto dopo la doccia o la cottura dei pasti.
  • Mantieni il giusto equilibrio tra temperatura e umiditàLa muffa prolifera con umidità elevata e temperature troppo alte. Tieni l’umidità tra il 40% e il 60% e la temperatura interna intorno ai 20°C, utilizzando igrometri e termostati.
  • Limita l’umidità prodotta in casaEvita di stendere i panni in casa, asciuga bene gli indumenti prima di riporli e sfrutta la luce naturale il più possibile: la muffa predilige ambienti umidi e poco illuminati.
  • Affidati a deumidificatori o sistemi di ventilazioneIn ambienti critici come bagni, lavanderie o seminterrati, l’uso di un deumidificatore o di un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC) aiuta a mantenere l’aria salubre e asciutta.
  • Intervieni con prodotti specifici e manutenzione costante: Se la muffa è già comparsa, elimina le macchie con prodotti antimuffa e considera l’uso di pitture traspiranti. La pulizia regolare e la sanificazione degli ambienti sono fondamentali per evitare nuove formazioni.
  • Valuta una ristrutturazione: Se il problema dell’umidità è ricorrente, una ristrutturazione orientata alla bioedilizia può essere la soluzione definitiva. Materiali naturali e traspiranti, abbinati a tecniche costruttive sostenibili, migliorano l’isolamento, riducono la formazione di condensa e rendono gli ambienti più sani a lungo termine.

Le 5 soluzioni per dire stop alla muffa in casa, in bagno e sul soffitto

La muffa può comparire rapidamente in casa, soprattutto in ambienti umidi o poco ventilati. Oltre a essere antiestetica, è anche dannosa per la salute, soprattutto per chi soffre di allergie o problemi respiratori. Se noti le prime macchie nere su muri, soffitti o fughe delle piastrelle, puoi provare con alcuni rimedi naturali fai da te, efficaci e a basso costo:

  1. Aceto bianco: Spruzza aceto bianco puro sulla zona colpita, lascia agire per un’ora e poi pulisci con un panno. È un potente antibatterico e antifungino.
  2. Bicarbonato di sodio: Mescola 2 cucchiai di bicarbonato in mezzo litro d’acqua, spruzza sulla muffa, lascia agire e strofina con una spazzola. Elimina la muffa e ne ostacola la ricomparsa. Ideale per le fughe tra le piastrelle.
  3. Acqua ossigenata: Applicala pura direttamente sulla muffa, attendi 10-15 minuti e poi rimuovi con un panno. È efficace anche su superfici porose come legno e intonaco. Perfetto anche per le mattonelle.
  4. Succo di limone e sale: Prepara una pasta con succo di limone e sale grosso. Applicala sulla zona interessata, lascia agire e poi strofina. Ha proprietà sbiancanti e disinfettanti.
  5. Alcol denaturato: Mescola alcol denaturato e acqua in parti uguali (50/50), spruzza sulla muffa e lascia agire per almeno 30 minuti prima di pulire. È un ottimo igienizzante e asciuga rapidamente le superfici.

Ricorda: questi rimedi sono ideali per muffe leggere e localizzate. Se il problema è esteso o ricorrente, probabilmente c’è un’infiltrazione o un problema strutturale da risolvere. In questi casi, conviene chiedere l’intervento di un professionista esperto.

Come togliere la puzza di muffa dalla stanza e da borse e vestiti

Uno dei segnali più fastidiosi della muffa in casa è l’odore di chiuso e stantio, spesso presente anche quando non si vedono macchie visibili. La muffa si annida in ambienti umidi e poco ventilati: pareti, angoli bui, armadi, soffitte, cantine, cassetti e persino dietro i mobili. Le spore che rilascia non solo rovinano le superfici, ma lasciano un odore persistente che può provocare mal di testa, starnuti e un senso costante di disagio. 

A volte, capita di sentire questo cattivo odore anche sulle borse e sui vestiti e per risolvere il problema, ci sono alcuni rimedi naturali con cui puoi tentare di mitigare il problema:

  • Bicarbonato di sodio: Per i vestiti, cospargi il capo con bicarbonato, lascia agire per una notte, poi spazzola via la polvere e stendi all’aria aperta. Per le borse, inserisci una bustina di stoffa riempita di bicarbonato all’interno e lasciala agire per 24-48 ore.
  • Succo di limone: Aggiungi una tazza di aceto al ciclo di lavaggio per eliminare l’odore di muffa in lavatrice. Per le borse, pulisci l’interno con una soluzione di aceto e acqua distillata in parti uguali, utilizzando una spugna. In casa, spruzza la stessa soluzione su superfici lavabili per neutralizzare gli odori.
  • Aria fresca e luce solare: Stendi all’aperto i vestiti in una giornata soleggiata per asciugarli completamente e rimuovere l’odore di muffa. Per le borse, aprile e lasciale arieggiare al sole. In casa, apri regolarmente le finestre per favorire il ricambio d’aria e ridurre l’umidità.
  • Sale grosso: Inserisci una bustina di stoffa con sale grosso all’interno della borsa per assorbire l’umidità. Per i vestiti, cospargi le aree colpite da muffa con sale fino e sfrega delicatamente per rimuovere le macchie. In casa, posiziona ciotole di sale grosso negli angoli umidi per ridurre l’umidità ambientale.
  • Olio essenziale di lavanda o eucalipto: Gli oli essenziali di lavanda e eucalipto hanno proprietà antimicrobiche e un profumo gradevole da spargere con un diffusore. Per i vestiti, aggiungi alcune gocce di olio essenziale al ciclo di risciacquo della lavatrice. Per le borse, inserisci un batuffolo di cotone imbevuto di olio essenziale all’interno.

Chi chiamare per eliminare la muffa: Vera Group srl

Se la muffa rappresenta un problema persistente nella propria abitazione, può essere utile rivolgersi a un tecnico specializzato nel risanamento ambientale per una prima valutazione del danno. Tuttavia, quando la causa della muffa è legata a difetti strutturali, scarso isolamento o cattiva ventilazione, può essere necessario intervenire con lavori più ampi. 

In questi casi, puoi affidarti a Vera Group srl e al suo approccio orientato alla sostenibilità e all’efficienza energetica, che può offrire soluzioni su misura, attraverso interventi di ristrutturazione green. Puoi richiedere informazioni per una consulenza gratuita per eliminare la muffa e non avere più problemi a lungo termine, risparmiando sui consumi e preservando le condizioni ottimali dell’appartamento.

Muffa in casa e risarcimento: i casi in cui puoi richiederlo

Se l’immobile non è di tua proprietà, il locatore può essere ritenuto responsabile per i danni causati dalla muffa, qualora il problema derivasse da una mancata manutenzione o da cattive condizioni strutturali dell’immobile. In tal caso, il proprietario potrebbe dover risarcire i costi di pulizia, rimozione della muffa, danni ai mobili e spese mediche. Il primo passo è quello di comunicare il problema al locatore, tramite mezzi verificabili (es. raccomandata) e, se non risolto, contattare un avvocato per valutare se avviare una causa legale. 

Per ottenere il risarcimento, poi, è necessario documentare la presenza di muffa con fotografie e chiedere un’ispezione dell’ASL competenteSe l’appartamento fosse di tua proprietà e ci sono delle infiltrazioni provenienti da una parte condominiale comune, il condominio è tenuto a risarcire eventuali problemi causati dall’acqua e, di solito, le assicurazioni dovrebbero provvedere a ripagare i danni.

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