Sismabonus 2025: come funziona e ultime notizie

Il Sismabonus 2025 è un’opportunità per rendere la tua abitazione più sicura e protetta dai rischi sismici. Se hai un immobile di cui migliorarne la stabilità, questo è il momento giusto per scoprire come fare, i requisiti necessari per applicare le detrazioni e quali sono i vantaggi. Rispetto al precedente anno, le ultime notizie ufficiali confermano che le percentuali da recuperare sulle spese sono diminuite.
Indice
Come sarà il Sismabonus nel 2025?
Il Sismabonus 2025 manterrà le sue caratteristiche principali, incentivando gli “interventi di adeguamento, miglioramento e ristrutturazione sismica”. L’obiettivo è la messa in sicurezza delle strutture in zone sismiche 1, 2, 3 ad alta pericolosità.
Le detrazioni previste saranno:
- Bonus del 50%: per interventi che non prevedono il “passaggio a classe di rischio inferiore”;
- Bonus del 36%: per altre abitazioni;
- Per il biennio 2026-2027: le percentuali scenderanno a 36% e 30%.
I massimali di spesa detraibili saranno:
- € 96.000 per unità immobiliare per interventi eseguiti da soggetti “privato”.
- € 136.000 per “parti comuni edifici condominiali”, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari di ciascun edificio.
La detrazione sarà ripartita in 10 quote annuali di pari importo.
Quali sono le condizioni per accedere?
Per accedere al Sismabonus nel 2025, le condizioni principali includono:
- Ubicazione dell’immobile: l’edificio deve essere situato in zone sismiche 1, 2 o 3. Sono escluse le zone 4, considerate a bassa sismicità.
- Tipologia di intervento: gli interventi devono essere finalizzati all’adozione di misure antisismiche, come “interventi di adeguamento, miglioramento e ristrutturazione sismica”.
- Certificazione: è necessaria un’asseverazione da parte di professionisti qualificati (ingegneri o architetti) che attesti l’efficacia degli interventi e, nel caso di sismabonus potenziato, il “passaggio a classe di rischio inferiore”.
- Titolo di possesso: il richiedente deve essere proprietario o titolare di un diritto reale di godimento sull’immobile (es. usufrutto, comodato d’uso registrato).
Cosa posso acquistare con il bonus?
Il Sismabonus copre una vasta gamma di spese relative agli interventi antisismici, tra cui:
- Costi per la progettazione e direzione dei lavori.
- Spese per le indagini geologiche e sismiche.
- Costi relativi all’acquisto dei materiali necessari per gli interventi.
- Spese per l’esecuzione dei lavori edili volti al miglioramento sismico.
- Costi per le asseverazioni e i sopralluoghi tecnici.
- Spese per il rilascio delle attestazioni e delle certificazioni necessarie.
Se hai i requisiti del SuperSismabonus, puoi utilizzare quest’ultimo, grazia al decreto rilancio, e non dovresti richiedere quello ordinario.
Come richiedere il Sismabonus: documenti necessari
Per richiedere il Sismabonus, è essenziale raccogliere e conservare la seguente documentazione:
- Permessi e autorizzazioni edilizie: copia dei titoli abilitativi necessari per gli interventi (es. CILA, SCIA, Permesso di Costruire).
- Fatture e ricevute: documentazione di tutte le spese sostenute, con indicazione del codice fiscale del beneficiario e la causale del pagamento.
- Bonifici parlanti: pagamenti effettuati tramite bonifico bancario o postale, con causale specifica, codice fiscale del beneficiario della detrazione e Partita IVA del soggetto che ha effettuato i lavori.
- Asseverazione tecnica: asseverazione sottoscritta da un professionista abilitato (ingegnere o architetto) che certifichi la congruità delle spese, la tipologia di intervento e, per il Sismabonus potenziato, il “passaggio a classe di rischio inferiore”.
- Attestazioni professionali*: documentazione che certifichi le classi di rischio sismico dell’edificio prima e dopo gli interventi.
- Comunicazione all’ENEA: per gli interventi che comportano anche un miglioramento dell’efficienza energetica, è necessaria la comunicazione all’ENEA.
- Documenti catastali: visura catastale dell’immobile.
Tutta la documentazione deve essere conservata con cura per eventuali controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
*Per ottenere la detrazione è necessario documentare con attestazioni professionali:
- Modulo allegato “B”, firmato dal progettista;
- Modulo allegato “B1”, firmato dal direttore dei lavori;
- Modulo allegato “B2”, firmato dal collaudatore.
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